photo: REUTERS
Da quando venerdì 11 marzo 2011 è successo l'impensabile. Giappone e Apocalisse.
Stamattina per la prima volta ho avuto il tempo di leggere un po' della stampa internazionale. C'è il rischio di perdersi nella disperazione come sotto le onde di uno tsunami.
Segnatamente, "Apocalisse" significa "rendere manifesto". Che cosa si è reso manifesto in Giappone? Perchè c'è bisogno di tenere aperte le domande, anche quando ci spaventano. Perchè a nessuno viene tolta la paura.
Neanche in una cultura come quella giapponese, in cui si è educati alla stoica sopportazione ( gaman ). E invece no, ti viene da gridare. Non possiamo essere fatti per essere spazzati via così, dalle onde, letteralmente. Non possiamo costruire per la distruzione.
Un amico ieri mi ricordava che l'idea post-romantica della natura come madre - matrigna è una menzogna. La natura è al massimo sorella, o sorellastra. Anche se il suo potere, com'è successo per il Giappone, ci sovrasta talvolta inesorabilmente.
L'Apocalisse, allora, è adesso, qui? Che cosa si rende manifesto, tra le gocce di pioggia che scendono sulla pianura, aspettando solo che entriamo anche noi nel giorno?
From when, on a Friday, March 11th, 2011, the unthinkable happened. Japan and Apocalypse.
This morning for the first time I took some moments to read a few international news. You could get lost in despair like under the waves of a tsunami.
Apocalypse means "becoming manifest". What was made manifest in Japan? Because we need to keep questions open, even when they make us afraid. Because nobody is spared the fear. Even in a culture such as the Japanese one, where one is educated to a stoical endurance (gaman). No, you would want to shout. We cannot be made to be wiped away like this, in the waves, literally. We cannot build for destruction.
Yesterday a friend was reminding me that the post- Romantic idea of nature as mother - stepmother is a lie. Nature is, at its best, a sister, or a step-sister. Even if its power overwhelms us, relentlessly sometimes, as the Japan case shows us.
Is Apocalypse, then, here and now? What is it that is being manifest to us, among the rainy drops falling on the plain, just waiting for us to jump in the day?
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