Il gusto della vita / The taste of life

"Perché, caro signore, non sappiamo da che cosa sia fatto, ma c'è, c'è, ce lo sentiamo tutti qua, come un'angoscia nella gola, il gusto della vita, che non si soddisfa mai, che non si può mai soddisfare, perché la vita, nell'atto stesso che la viviamo, è cosí sempre ingorda di se stessa, che non si lascia assaporare." 
Luigi Pirandello, L'uomo dal fiore in bocca

Sabato 2 aprile, Bellaria 
In attesa di Sandro Lombardi e Roberto Latini

Di questi tempi anche andare a teatro si è fatto rischioso. Continuo ad insistere perché mi fido ancora di alcuni amici che lo praticano quotidianamente. E perchè di fronte a un palco vuoto c'è sempre un istante in cui si desidera tutto. Sei lì, ad aspettare che qualcosa accada.
E poi accade.
Come sabato sera, a Bellaria. In un teatro piccolo di riviera. Che pian piano si riempie di gente venuta ad assistere a Pirandello. Non so se aspettino il grande nome (Sandro Lombardi). Io aspetto la sua anima. Il suo gusto della vita.
Per Pirandello, è amaro il gusto della vita. Ma io non posso che ringraziare dei gesti dei due attori sul palco. Nei loro gesti si riconosce questo, la fame del gusto. E sono costretta a sperare che la fame ritorni. 
E' questo il vero inghippo del contemporaneo, dell'oggi, di questo stesso gesto di scrivere che in questo istante mi rende simile a milioni di altre persone, nel mondo (lo vedo dai contatori implacabili della rete, che a volte andrebbero spenti). Manca l'umano. E allora niente ha gusto.
E invece la fame abita nei nostri cromosomi. Sarebbe ora di smetterla di fare chiacchiere pseudoreligiose, e cominciare a parlare di questo. Parliamone.


1 commento:

  1. Ok... parliamone...

    Manca l'umano... niente di più vero... stamattina apro FaceBook e mi ritrovo un post di uno che non so neanche perché siamo "amici" che dice:
    «Le cose che desideriamo, desideriamole poco, non solo perché non meritano di essere altrimenti desiderate, ma anche perché desiderandole molto diventano fonte di mille pene.»
    L'umano è bello che morto e sepolto!!!! Ma qual'è il problema???
    Quella fame di cui parli è concreta... chi non desidera vivere con "gusto" ogni piccolo istante? ma questo desiderio o questa esigenza per dirla meglio brucia e infiamma fino a lacerare ogni brandello del nostro essere... allora... o c'è un ipotesi di risposta a questa esigenza da verificare certo ma comunque un ipotesi o è insopportabile e allora... è meglio dirsi come il mio "amico" di FB...

    Continuiamo a parlarne (e iniziamo a viverlo)...

    RispondiElimina