Faccia a Faccia #1

questa è la mia foto
 
questa è del mio amico Matteo      


Sabato 26 marzo 2011, ore 17 circa
Circolo Paradisi - Vignola

Nikon o I-Phone?
La tecnologia basta a pulire l'occhio? Non stiamo un po' imbrogliando noi stessi?
Premesso che adoro Hipstamatic, e ho un paio di amici che usano questa App veramente bene, sono molto combattuta se passare all'i-phone per poter fare sempre e ovunque delle buone foto.
Mi si appiccica addosso un certo senso di disagio. Come di fronte a un piccolo illecito.

Saturday, March 26th, 2011, around 5 p.m.
Circolo Paradisi, Vignola
 Nikon or I-phone?
Is technology enough to clear our eye? Aren't we cheating on ourselves a little?
Having said that I love Hipstamatic, and I have a couple of friends who are really good at using this App. I am quite torn about moving to i-phone just to be able to take good shots always and everywhere.
A certain feeling of uneasiness sticks on me. As if I was facing a little fraud.

4 commenti:

  1. Nikon o iPhone... tra i 2 scelgo il terzo... l'essere umano che ci sta dietro... Perché senza un soggetto l'oggetto non esiste...

    2m.

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  2. Bene! allora se ne può parlare.
    Quello che mi chiedevo io - e la domanda è meno peregrina di quanto sembra - è che tutta questa enfasi sulle tecniche mi sembra saltare proprio il passaggio che dici tu. Cioè, molti dei miei amici creativi si concentrano sulle nuove possibilità "easy" della tecnologia.
    Ma questo non ci fa schivare quello che sottolinei tu, appunto?
    Grazie del commento, puntualizzerò

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  3. Leggo questi commenti proprio mentre ho a che fare con una questione di ingegneri strutturisti. Siccome adesso (già da diversi anni esistino potentissimi software di calcolo struttuale (tanto per capirci per verificare ad esempio la solidità struttuale di una costruzione in cemento armato) sta emergendo un problema, a mio avviso inquietante: che molti ingegneri civili che si occupano di questo, fanno per mestiere quello di inserire i dati nel potentissimo software, sono molto bravi in questo e alcuni sono professionisti di grande successo. Ma molti di loro non sanno più osservare la realtà e se gli chiedi di fare due calcoli con carta e penna non sanno da dove partire. Nel mio lavoro abbiamo avuto a che fare già con due strutturisti a cui ci siamo rivolti per calcoli sul cemento armato ed entrambi ci hanno fornito, appunto, le relazioni di calcolo coi loro potentissimi mezzi, senza passare nemmeno un'ora in stabilimento a vedere cosa facciamo...
    Forse non centra nulla col senso del post sulla fotografia...
    Concludo con una citazione dotta da un libro che sto leggendo: " Quando i risultati che una volta si ottenevano grazie all'ingegnosità, alla dedizione e ad abilità faticosamente apprese vengono "appaltate" a un congegno che richiede soltanto di strisciare la carta di credito o premere un pulsante, si è perso per strada qualcosa che un tempo costituiva la felicità per molti e probabilmente era essenziale per la felicità di tutti: l'orgoglio per un "lavoro ben fatto", per la propria abilità, bravura e destrezza, per essere riusciti a fare qualcosa di difficile e aver superato un ostacolo formidabile. A lungo andare si dimenticano e si perdono le abilità sviluppate, e con ciò se ne va anche la gioia di gratificate l'istinto di operosità, quella condizione vitale dell'autostima tanto difficile da sostituire, e con essa svanisce la felicità data dal rispetto di sè."

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  4. il punto non è lo strumento, ma come sempre chi ci sta dietro!!!é una questione di occhio, di sensibilità di cogliere l'essenza di quello che si cerca e quello che si trova!
    E comunque anche lo strumento va amato e conosciuto, sapere cosa ti può offrire, probabilmente se coglievi lo stesso particolare...

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